sabato 25 febbraio 2012

Non tutti sono d'accordo

Nonostante alcune scomposte voci di dissenso, sembra che il governo tecnico Monti raccolga il consenso unanime della maggior parte delle forze politiche nazionali. Lo stesso PM va affermando ad ogni occasione che la gente è altrettando d'accordo con i provvedimenti duri che il suo esecutivo è costretto a prendere. Non so se da parte sua si tratta di un desiderio inconscio o se basi questa affermazione su sondaggi seri. A mio parere, sono ben pochi in Italia coloro che sono convinti da un lato che i provvedimenti presi ed in cantiere siano sufficienti per trasformare il Paese e dargli una speranza nel futuro, dall'altro reputano i sacrifici già introdotti o annunciati equamente distribuiti su tutti i contribuenti. Le riforme costituzionali e quella elettorale sono passaggi irrinunciabili, senza cui il rischio di un ritorno della vecchia politica è praticamente assicurato. Ci vuole poco poi a dimostrare che, specie per il secondo aspetto, l'ingiustizia del prelievo è evidente anche ad un'analisi superficiale, in quanto ancora una volta pagano subito i soliti noti e corretti, mentre si va ripetendo il ritornello che ci sarà in futuro una stretta nei confronti degli evasori. Che dire poi di coloro che si vedono di colpo allungare la vita lavorativa di oltre 4 anni?
Forse il dissenso non si è ancora manifestato sui media, e questo viene letto come approvazione: non è così. La gente che ha sempre pagato il giusto non è per natura propensa al presenzialismo mediatico né alle manifestazioni di piazza. Finora, tutti noi che apparteniamo a questa maggioranza silenziosa, siamo rimasti increduli di fronte al massacro, ma temo che la misura sia quasi colma. E quando romperemo il silenzio, sarà per farci sentire forte e chiaro.

venerdì 17 febbraio 2012

La Grecia umiliata

Assistiamo quotidianamento all'umiliazione di un popolo, in nome del rigore di bilancio, dimenticando che esiste qualche altro valore, non quantificabile in temini monetari, oltre al profitto. Il popolo greco non è certo incolpevole per la situazione drammatica in cui si trova, ma mi pare che sarebbe oltremodo ingiusto far pagare alla gente comune il conto salato dei cattivi amministratori della loro cosa pubblica e dell'economia. La culla della civiltà occidentale, in un momento drammatico di bisogno, può essere salvata, con uno sforzo tutto sommato modesto, senza pretendere che si umilii ogni giorno, come un pezzente che tende la mano. Non è con questi sistemi che si favorisce la piena integrazione politica ed economica dell'Unione Europea. Spero che Monti oggi sia convincente.

martedì 7 febbraio 2012

Botte piena e moglie ubriaca?

E' un vecchio modo di dire, che segnala l'impossibilità di ottenere contemporaneamente le due situazioni. Abbiamo di fatto esautorato la Protezione Civile che tutto il mondo ci invidiava, per togliere al suo capo un potere ritenuto eccessivo. Ora, di fronte ai disagi del tempo, tutt'altro che inaspettati e, oserei dire, oggettivamente modesti, da più parti si fa a gara a sparare contro l'inefficienza degli interventi. Gabrielli non ha il carisma di Bertolaso, ma di certo sta facendo il meglio possibile con quello che ha a disposizione. Alemanno e Co. se ne facciano una ragione ed invitino i cittadini alla collaborazione, per una volta, senza inutili ed ipocriti piagnistei.