martedì 26 febbraio 2013

Occasione di buon senso

Con i risultati delle elezioni ancora in divenire, sembrerebbe logico trarre la conseguenza che l'ingovernabilità è garantita, se non si supera la contrapposizione ideologica e l'ostracismo reciproco tra il centro destra e la sinistra. Saranno capaci i nostri eroi di capirlo, mettendo da parte odio, supponenza, ipocrisia, per valutare con serenità come riformare finalmente carta costituzionale, giustizia, sistema elettorale, dando voce anche ai molti che hanno espresso con il movimento 5S il loro rifiuto della politica fallimentare seguita fin qui?
In questo contesto abbiamo bisogno di persone ragionevoli, pragmatiche, paradossalmente capaci di compromesso, quando questo è funzionale a raggiungere un risultato che sia "democratico", ossia l'interpretazione del volere della maggioranza. Tremonti mi sembra l'uomo più adatto, perché è l'unico che in tempi non sospetti ha proposto un programma articolato (http://www.listalavoroliberta.it/sito/?page_id=25), in grado di portare il Paese fuori dall'influenza della finanza speculativa, usando risorse nazionali per sanare e finanziare la macchina statale, immaginando un percorso realistico di riduzione del mostruoso debito pubblico, senza ulteriori prelievi fiscali. Il ruolo di Bersani, perché certo deve averne uno, dovrebbe essere quello di dimostrare finalmente che il Paese viene prima del partito, di dare spazio alla nuova generazione di sinistra, di cui abbiamo bisogno, per valorizzare la solidarietà, le persone, rilanciando un'economia locale, fatta sul territorio, che utilizza con pienezza l'immensa risorsa rappresentata da oltre 6 milioni di volontari. L'Italia ha delle potenzialità incredibili, se solo si trova la chiave per attivarle. L'Italia è generosa, operosa, geniale: diamole una possibilità.

lunedì 25 febbraio 2013

Chiunque vinca, il Problema resta

Scrivo questo post mentre i risultati delle elezioni sono tutt'altro che consolidati, un poco per evitare lo stillicidio fastidioso delle cifre e dei commenti, spesso arbitrari, perché smentiti nel giro di minuti, di qualche esponente di secondo piano dell'una e dell'altra parte. Lo scrivo ben sapendo che nessuno dei contendenti ha ancora compreso che il Problema dell'Italia è trovare una strada nuova verso un futuro sostenibile a lungo termine, perché la sua fase industriale espansiva è definitivamente tramontata e non può in alcun modo tornare: mentono coloro che insistono che sia possibile.
Sarebbe saggio concentrare le nostre (ancora) ingenti risorse umane e finanziarie a preparare un modello nuovo di società post-industriale, dove il solo consumo di commodities è di pura sostituzione, mentre i bisogni primari di cibo, energia, abitazione e mobilità sono soddisfatti con economia legata al territorio, basata su RES (Renewable Energy Sources, Fonti Energetiche Rinnovabili). Il nostro Paese si trova nelle condizioni ideali per poterlo fare, anche se si tratta di una vera rivoluzione culturale ed economica, senza scomodare economisti, professori, banchieri e filosofi.
Dobbiamo essere noi cittadini, in mancanza di visione strategica da parte di chi ci rappresenta e rappresenterà, a pensare al futuro dei nostri figli e nipoti, facendo ognuno le scelte coerenti con l'obiettivo di una società in equilibrio con l'ambiente, costituita da piccoli nuclei abitativi, autosufficienti per cibo ed energia, capaci di esportare lavoro intellettuale e di scambiare merci e servizi a breve raggio.

mercoledì 13 febbraio 2013

Competenza e buon senso

Competenza e buon senso: due qualità che non possono essere disgiunte per chiunque intenda occuparsi di amministrazione della res publica. Con il solo incompetente buon senso si rischia infatti di non comprendere il complesso meccanismo di funzionamento della macchina amministrativa e le sue peculiarità. La sola competenza tecnica d'altro canto produce storture ed ingiustizia sociale, perché non tiene in alcun conto il fattore umano. La mancanza di entrambe, che quasi sempre è accompagnata da una certa dose di amoralità, infine, produce i disastri di cui siamo tutti testimoni e vittime in Italia.
Se condividi questi valori e desideri che chi è chiamato ad amministrare ne sia portatore, scegli chi dimostra che è possibile viverli e applicarli e, senza promettere la luna, si impegna a mantenere tali convinzioni.

Armido Cremaschi
Verolanuova, 13/02/2013

mercoledì 6 febbraio 2013

Il re è nudo

Le recenti esternazioni di Berlusconi mi lasciano di stucco, non tanto per il loro contenuto o provenienza, quanto perché vengono prese sul serio, addirittura sostenute come logiche dalla folla di gnomi che circondano un re senile e nudo.
Mi chiedo come sia possibile per questi cortigiani continuare senza vergogna alcuna nell'adulazione del personaggio, per il solo privilegio di raccogliere le sostanziose briciole che cadono dalla sua tavola.
Mi chiedo anche come sia possibile e quanto miope che gli avversari politici si facciano di nuovo trascinare nella polemica e nella sceneggiata, dove lui ha dimostrato di eccellere, anzichè ignorarlo e presentarsi agli elettori con un programma concreto, che dia una speranza a questo Paese scoraggiato.
Mi auguro che prima della fine della campagna elettorale si levi qualche voce di autorevole buon senso ad offrire una visione di futuro di largo respiro, a proporre una direzione di marcia comune, ad unire, anziché cercare solo le differenze. Me lo auguro per tutti noi, ma soprattutto lo auguro ai nostri figli e nipoti, verso i quali stiamo miseramente fallendo nel nostro compito di preparare una prospettiva di vita accettabile.