tag:blogger.com,1999:blog-51763041040633150922024-02-19T15:07:28.993-08:00Uno qualunquemiradochttp://www.blogger.com/profile/09114150202441476031noreply@blogger.comBlogger94125tag:blogger.com,1999:blog-5176304104063315092.post-21013971270323344682021-05-01T01:19:00.003-07:002021-05-01T01:19:56.761-07:00<p><i><span style="color: #2b00fe;"><b>Riporto qui l'introduzione al racconto della mia difficile esperienza COVID-19, che è diventato una pubblicazione per l'editore Lamantica.</b></span></i></p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsQd-lnJsUh-566OdeVntSDSUqyrihGRKBs2bdR61IHWI37T9yIUceITx5fNeVIxIxCh6b68LUugN-yEKFmH_b5ogvEmVYOtH8l6OSCKaJnthq2CyUcon6G0swHblYKzvfekvw2L4m5uY/s2000/prova+copertina+diario+Covid+cornice+grigia.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2000" data-original-width="1428" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsQd-lnJsUh-566OdeVntSDSUqyrihGRKBs2bdR61IHWI37T9yIUceITx5fNeVIxIxCh6b68LUugN-yEKFmH_b5ogvEmVYOtH8l6OSCKaJnthq2CyUcon6G0swHblYKzvfekvw2L4m5uY/s320/prova+copertina+diario+Covid+cornice+grigia.png" /></a></div><br /><p><br /></p><p><b>Il 2020 entrerà nel ricordo collettivo come l’anno tragico della pandemia Covid-19.</b></p><p><b>Per coloro che, a causa di essa, hanno perso la vita, resta il dolore di chi li conosceva ed amava, di chi non ha potuto accompagnarli nella loro ultima giornata, di chi ha provato con tutto il proprio sapere e cuore ad evitarne la fine.</b></p><p><b>Quelli che, come me, ce l’hanno fatta, por-</b></p><p><b>tano in sé, oltre a conseguenze psico-fisiche più o meno gravi, il ricordo delle settimane o mesi di malattia, vissuti in animazione sospesa, in un limbo di esistenza confuso, sfumato nei colori, nei suoni, nei sapori, spesso nella mancanza di collocazione precisa nel tempo e nello spazio.</b></p><p><b>Negli sprazzi di lucidità dei primi giorni, ricordo di essermi più volte ripromesso di descrivere, ad avvenuta guarigione, sensazioni ed incubi, paure e sogni. Non avevo allora alcun timore che la malattia potesse nel mio caso avere un esito infausto.</b></p><p><b>Tuttavia, dopo aver visto tante barelle uscire dal reparto con il lenzuolo a coprire un altro sfortunato, ho iniziato a pensare che potesse succedere anche a me di non poter tornare alla mia famiglia, ai miei progetti di futuro, alla mia vita.</b></p><p><b>Questo dubbio mi ha indotto ad accantonare propositi letterari probabilmente velleitari, riducendo drasticamente il mio orizzonte percettivo al “qui ed ora”. Non so se ciò sia stato frutto di un processo razionale, oppure un’istintiva ritirata dietro le barricate, nel tentativo di tener testa ad un nemico implacabile, cercando di minimizzare la mia traccia.</b></p><p><b>La razionalizzazione che ne sto dando a crisi superata da un lato mi conferma di aver recuperato la capacità di analisi di cui la natura mi ha dotato, dall’altro mi stimola a tornare al proposito di descrivere alcune delle numerose esperienze vissute nelle molte settimane trascorse in Terapia Intensiva, in Medicina ed in Riabilitazione, appeso a linee vitali ed ancor più vitali persone che supplivano per quanto possibile ai miei bisogni.</b></p><p><b>Lo scopo di queste poche pagine è di fornire ai Clinici, che mi hanno curato e mi stanno ancora seguendo, una descrizione di prima mano della mia near death experience, ricambiare almeno in parte l’affetto di chi mi ha sostenuto ed incoraggiato, in primis la mia famiglia, amici e colleghi, infine giustificare alcune mie “bizzarre” parole ed azioni di quel periodo, per colmare con dati non “clinici” almeno una parte dei dubbi terapeutici che questa pandemia suscita.</b></p><p><b><br /></b></p><p><i><b><span style="color: #2b00fe;">Il libretto é disponibile presso l'Editore Lamantica e presso le Associazioni di Volontariato di cui faccio parte:</span></b></i></p><p></p><ul style="text-align: left;"><li><i><b><span style="color: #2b00fe;">LAMANTICA http://www.lamantica.it </span></b></i></li><li><i><b><span style="color: #2b00fe;">GRUPPO VEROLESE VOLONTARI DEL SOCCORSO https://gvvs.it/</span></b></i></li><li><i><b><span style="color: #2b00fe;">CROCE ROSSA Comitato di Cremona http://www.cricremona.it/</span></b></i></li></ul><p></p>miradochttp://www.blogger.com/profile/09114150202441476031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5176304104063315092.post-44417304522829985562018-05-31T01:13:00.000-07:002018-05-31T01:13:31.077-07:00Dopo un lungo silenzioSono rimasto a lungo inattivo su questo blog, non per mancanza di argomenti, ma perché credo non sia mai diventato un mezzo di comunicazione delle mie idee, che negli ultimi anni ho sempre maggior difficoltà a considerare interessanti per altri.<br />
E' significativo che questo post per caso segua l'ultimo di augurio per l'elezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica, proprio perché in questi giorni si è reso protagonista di una decisione a mio parere molto discutibile, benché comprensibile, date le circostanze e le immaginabili forti pressioni cui è stato sottoposto.<br />
L'aver impedito la nascita di un governo, espressione del voto del Paese, è un fatto grave in sé, che diventa ancora peggiore se, come temo, è stato provocato dalla pavidità. Siamo un popolo di pavidi e ci meritiamo un primo cittadino alla Don Abbondio.<br />
Tornando all'argomento del giorno, l'Italia non ha un governo. Molti si augurano, dentro e fuori, che si torni a vivacchiare, senza dare fastidio ai capitani che guidano la nave dell'economia.<br />
Peccato che costoro ed i loro portaborse non abbiano alcuna capacità di guardare oltre il proprio tornaconto immediato, massimizzando i profitti economici di pochi, sfruttando senza pietà le risorse del pianeta ed il lavoro di tutti gli altri.<br />
Il populismo, termine dispregiativo per la maggior parte dei media, nasce dalla sensazione che la gente comune ha di essere truffata, derubata, spremuta da gente che si nasconde e contro la quale non si riesce neanche a combattere.<br />
Com'è possibile che a livello globale un esiguo 1% di persone detenga quanto il 50% più povero?<br />
Com'è possibile che non si ritenga corretto redistribuire, non con l'elemosina, ma con scuole, opportunità di lavoro, abitazioni dignitose, una parte di queste risorse, frutto in molti casi di rendite finanziarie, a chi non ha speranza, a chi è costretto ad accettare qualsiasi compenso, pur di sopravvivere?<br />
Che mondo stiamo preparando per i nostri figli e nipoti?<br />
C'è bisogno di arrivare ad un conflitto generalizzato tra quelli che non hanno nulla e quelli che ingordamente ammassano e depredano?<br />
Anche i partiti cosiddetti populisti, in Italia Lega e 5Stelle, non rappresentano certo la soluzione, ma sono sorti e prosperano grazie alla capacità di parlare alla pancia, più che al cervello della gente.<br />
L'idea stessa che un problema tanto generalizzato, quale quello di una maggiore equità, di un nuovo paradigma economico a livello globale, possa essere affrontato con un partito politico nazionale è ridicola.<br />
Sarebbe tempo di pensare a superare le barriere del nazionalismo, di unire gli sforzi, di aggregare scienza ed umanesimo per affrontare un futuro irto di difficoltà, frutto in gran parte delle nostre azioni.<br />
Per farlo, bisogna svestirsi della presunzione di avere soluzioni, ascoltare gli altri, vedere ed imparare anche dalle esperienze dei Paesi più poveri.<br />
C'è sul pianeta a sufficienza per tutti, se ognuno pretende per sé solo il necessario.<br />
Qualsiasi altra ripartizione, come i polli di Trilussa, invita al conflitto sociale, che oggi non si combatte più sui campi di battaglia, ma nelle nostre città, dove convive la ricchezza ostentata e la disperata povertà, dove sempre più frequentemente un povero disgraziato impugnerà un coltello e cercherà di avere il suo minuto di gloria.<br />
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miradochttp://www.blogger.com/profile/09114150202441476031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5176304104063315092.post-13079394468483149392015-02-08T00:51:00.002-08:002015-02-08T00:51:31.431-08:00Buon lavoro, Presidente.Non so molto dell'esperienza umana e politica di Sergio Mattarella, ma ho l'impressione che sia sensibile a due temi che reputo indispensabile affrontare quanto prima in Italia: il recupero della legalità, sia in campo pubblico che privato, e la scelta di un modello di sviluppo economico alternativa all'assurda spirale di produzione/consumo, che nessuna società, tanto meno la nostra, può permettersi a tempo indeterminato.<br />
Gli auguro di ascoltare anche campane diverse da quelle che istituzionalmente gli suoneranno la loro musica, di sentire la gente comune, di rendersi conto di persona delle tante difficoltà che, con pudore ed altruismo, molti Italiani onesti affrontano ogni giorno, per garantire alle loro famiglie una vita dignitosa, senza imboccare la facile strada del malaffare.<br />
Un compito non facile, quello di Presidente della Repubblica, che richiede indipendenza di giudizio e capacità di vedere dietro le apparenze. Gli auguro buon lavoro. L'Italia che continua a crederci ne ha bisogno.miradochttp://www.blogger.com/profile/09114150202441476031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5176304104063315092.post-57433830836122974512014-12-27T00:35:00.001-08:002014-12-27T00:35:47.132-08:00Augurio per IreneOggi Irene compie 3 anni. L'augurio di un nonno, come di tutti quelli che hanno già vissuto una serie di esperienze non sempre positive, di solito è scontato: che le possano essere risparmiate quelle negative e lei possa vivere solo una vita di felicità.<br />
Il mio augurio per Irene è invece quello di prendere il bello ed il brutto della vita e contribuire a lasciare un mondo migliore di quello in cui è appena entrata.<br />
Come tutti i bambini, Irene ha la potenzialità di fare grandi cose così come grandi "disastri". Saranno le esperienze familiari e della vita che determineranno la direzione prevalente del suo agire. Per questo, spero che lei sappia sempre discernere e vedere oltre le apparenze di status e di successo, per compiere quello che la sua coscienza le suggerisce come giusto. Non ci riuscirà sempre, come tutti noi, ma questo è vivere: sbagliare, imparare dai propri errori e proseguire tenendone conto.<br />
Buon compleanno, Irene <br />
<br />miradochttp://www.blogger.com/profile/09114150202441476031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5176304104063315092.post-29114284291654379032014-08-20T02:19:00.001-07:002014-08-20T02:19:26.873-07:00Come "fermare" il male, senza diventarne vittime?L'appello accorato di Papa Francesco, condivisibile dai miti di questa terra, fa sorridere i violenti e amareggia gli oppressi. Tuttavia il Papa indica nell'ONU il soggetto politico autorizzato all'uso della forza per fermare gli aggressori. Nei suoi quasi settant'anni di storia, le Nazioni Unite hanno prodotto una serie incredibile di situazioni insostenibili (Medio Oriente <i>in primis</i>) e spesso non hanno saputo decidere tempestivamente in occasione di crisi in rapido sviluppo. La mancanza di un braccio operativo ha poi costretto l'ONU ad affidare a singoli Paesi membri la realizzazione dei suoi mandati, non avendo così il controllo delle operazioni e dei loro effetti.<br />
Si tratta di un'unione di facciata, che a molti sembra addirittura un inutile spreco di risorse. La volontà politica di una vera alleanza dei Paesi moderati, che praticano una legge sovranazionale comune e osservano gli stessi principi, è ben lungi dall'essere matura. Questo sottopone l'intera razza umana al rischio che frange di estremismo e di nazionalismo possano quasi impunemente aggredire e distruggere. Qualcuno ha pensato fosse meglio avere all'interno delle Nazioni Unite anche quei Paesi che opprimono i loro popoli, per compiere su di loro una necessaria "moral suasion", i cui effetti tuttavia non si sono visti. Se "Unite" ha un significato è proprio quello dell'unità di intenti, di uniformità della legge e del diritto, della garanzia delle libertà fondamentali, tra cui quella religiosa. Nell'attuale ONU, uno spesso velo di ipocrisia impedisce di chiamare le cose con il loro nome, per ragioni diplomatiche, mentre dietro le quinte l'interesse economico ed il potere delle armi continuano a dettare le azioni dei governi nazionali. Meglio sarebbe un'organismo meno farraginoso e più omogeneo, dove i Pesi aderenti siano in grado di sottoscrivere una carta dei popoli che attui concretamente la convivenza civile nelle differenze culturali e religiose.<br />
Anche per togliere ad USA ed Europa lo sgradito compito di guardiani armati del mondo, con le implicazioni e le deviazioni che derivano dalla presunzione di essere sempre dalla parte dei "buoni".miradochttp://www.blogger.com/profile/09114150202441476031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5176304104063315092.post-61556718576286072542014-07-26T01:19:00.001-07:002014-07-26T01:19:40.499-07:00Se ancora non bastano i segnali, ci meritiamo il peggioIl senso di impotenza della gente comune di fronte a tragedie che si succedono con sempre maggiore frequenza sta sfociando in rassegnazione e disperazione. Ogni giorno, disastri "naturali" o provocati dall'uomo distruggono vite umane e beni in misura ben maggiore di quel che viene costruito. Forse il genere umano è arrivato al capolinea, ma ancora pochi, troppo pochi, se ne sono resi conto ed hanno adottato uno stile di vita compatibile con le mutate condizioni socioeconomiche e dell'ecosistema, un comportamento che consente di sperare nel futuro dei nostri figli. La stragrande maggioranza si rassegna invece al declino, quando non si lascia prendere dalla disperazione. Gaza, Ucraina, Siria, Iraq, Afganistan, Nigeria, Mali sono altrettanti insulti all'intelligenza, altrettante dimostrazioni della stupidità di una razza che crede di dominare gli eventi, ma è solo capace di produrre tragedie e sconvolgimenti ai quali poi non sa porre rimedio. Sono dunque i pochi che hanno coscienza di quello che sta succedendo che devono farsi sentire, che devono uscire dalle proprie isole di vita sostenibile, per diffondere le proprie idee, in modo che esse assumano una massa critica sufficiente ad invertire la corsa verso l'annientamento.miradochttp://www.blogger.com/profile/09114150202441476031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5176304104063315092.post-11272962463448170452014-05-28T02:03:00.000-07:002014-05-28T02:03:56.421-07:00M5S+ LegaNord: alleati "contro", non "per"Il risultato shock di M5S ha fatto tornare Grillo con i piedi per terra. Molti dei suoi lo temevano, almeno quelli che non hanno mai accettato di portare il cervello all'ammasso ed hanno avuto il coraggio di non credere nella strategia fallimentare di Grillo/Casaleggio. Ora che si fa? Molti simpatizzanti della prima ora si sono resi conto di aver dato al M5S un potere che è stato dissipato in gran parte dal rifiuto di utilizzarlo in modo ragionevole in Parlamento, per continuare nelle piazzate, che hanno avuto l'unico effetto di alienare quanti condividevano molti dei punti sollevati dal movimento.<br />
Il fallimento è a mio avviso più conseguenza del demerito di Grillo, che del merito di Renzi, che pure non ha sbagliato un'uscita. Quando si proclama che in caso di vittoria si aprono le corti di giustizia del popolo, per processare politici, giornalisti ed imprenditori, è del tutto ovvio che molti, almeno quelli che conoscono la storia, si allontanano. Anche quelli che trovano insopportabilmente corrotti i politici, succubi al potere i giornalisti ed incapaci gli imprenditori. Perché quando i processi sommari iniziano, non si sa dove vanno a parare.<br />
Ora assistiamo al primo tentativo di dialogo, per arginare l'emorragia di voti, compiuto in modo maldestro verso un potenziale avversario, la Lega Nord, che pesca nella stesso malcontento che ha alimentato il successo del M5S alle politiche del 2012. Un ennesimo errore tattico, che dimostra come fare politica sia un poco più complicato che mettere su uno spettacolo di satira in piazza.miradochttp://www.blogger.com/profile/09114150202441476031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5176304104063315092.post-43990332447277259562014-05-21T07:58:00.001-07:002014-05-21T07:58:52.704-07:00Più Europa, meno burocratiSembra facile dirlo, ma stiamo appunto mandando al Parlamento europeo i nostri rappresentanti: se vogliamo che la loro azione sia efficace, per prima cosa è necessario andare a votare, poi è necessario votare per un cambiamento radicale della politica europea, che ha preteso di mettere insieme le regole prima di mettere insieme i popoli. L'Europa non sarà mai una sola, fino a quando sarà matrigna per così tanti, spietata con i deboli e condiscendente con i forti (o presunti tali, leggi Francia).<br />
L'Italia, con il solito complesso di autolesionismo che ci contraddistingue quando siamo all'estero, non ha saputo negli ultimi anni far valere il proprio peso e le proprie idee in una serie di occasioni, che si sono rivelate estremamente dannose per noi e per la politica mondiale. La crisi dei regimi arabi si è trasformata, per la miopia e l'ingordigia di alcuni Paese europei, da occasione di democrazia ad incubo di fondamentalismo islamico, con conseguenze drammatiche per le popolazioni coinvolte, ma gravi danni anche per l'Europa, in particolare quella meridionale. La crisi in Ucraina ha il dirompente potenziale di spingere la Russia ad abbandonare l'idea di una convivenza reciprocamente vantaggiosa con l'Europa, per rivolgersi ad Est, accentuando la marginalizzazione economica e politica del vecchio continente.<br />
Il semestre italiano di presidenza dell'Unione può diventare una delle poche occasioni che abbiamo per tentare un'inversione di tendenza: per questo le votazioni europee sono importanti, non certo per le inesistenti implicazioni per il governo nazionale, che durerà per quanto saprà fare e finirà prematuramente solo se si farà impastoiare ancora una volta dallo status quo. miradochttp://www.blogger.com/profile/09114150202441476031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5176304104063315092.post-48299281709760778842014-04-28T02:35:00.000-07:002014-04-28T02:35:42.283-07:00La melassa ed il muro di gommaRenzi sa bene che la spinta propulsiva del suo governo è inesorabilmente destinata a logorarsi contro la vischiosità del sistema, che cerca in ogni modo di auto.preservarsi, ed il muro di gomma dei privilegiati, che a parole si dicono pronti ad agire, ma nei fatti rimandano alle calende greche. Per questo deve fare in fretta, senza timore di urtare le suscettibilità dentro e fuori del suo partito. Gli attacchi di Grillo saranno tanto più scomposti e velenosi quanto più efficace ed incisiva sui veri problemi dell nostro Paese sarà l'azione di governo. Dal canto suo, Berlusconi sa bene che questa battaglia di semplificazione e riduzione dell'ingerenza dello Stato nella vita della gente è la sua battaglia, quella che gli ha procurato il seguito ed il sostegno di milioni di Italiani. La delusione rappresentata da vent'anni di promesse mancate può essere mitigata dal fatto che le riforme si stiano facendo, sul serio, anche con il sostegno dell'opposizione. Questa è l'unica speranza di un partito che non ha saputo crescere nelle idee e che da sempre aspetta il verbo (ed i soldi) del suo carismatico padre-padrone. Le elezioni europee non saranno a mio avviso rappresentative del sentire politico nazionale, né dovrebbero essere prese ad indicazione di quel che potrebbe succedere in caso di ricorso anticipato alle urne in autunno per le elezioni politiche, che sia completata o meno la modifica della costituzionale e della legge elettorale.miradochttp://www.blogger.com/profile/09114150202441476031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5176304104063315092.post-63965855275787515712014-02-27T09:09:00.002-08:002014-02-27T09:09:42.516-08:00M5S che peccatoLa disgregazione di un movimento che tante speranze ha incarnato, per responsabilità primaria dei suoi promotori, è uno spettacolo triste, l'inutile spreco di un'occasione forse irripetibile per realizzare un cambio deciso di direzione in Italia. Non si capisce come Grillo e Casaleggio pensassero di utilizzare i voti di 9 milioni di Italiani in Parlamento, senza consentire ai loro rappresentanti una dialettica con le altre forze, che non scompaiono, solo perché loro due non si degnano di parlarci. Ora è in corso una caccia alle streghe che richiama il peggior maccartismo e che avrà l'effetto di epurare i migliori, quelli che sanno pensare con la propria testa ed allontanare ulteriormente la possibilità reale di cambiamento. Perché? miradochttp://www.blogger.com/profile/09114150202441476031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5176304104063315092.post-883341274430715962014-02-25T03:08:00.002-08:002014-02-25T03:08:11.235-08:00Che sia la volta buona?Renzi sarà anche presuntuoso, ma sarebbe ora che al formalismo ingessato del passato anche recente, venga sostituita un po' di sana follia alla Steve Jobs... Per il bene dell'Italia spero che in comune tra i due, oltre le parole e le visioni, ci sia anche il genio.miradochttp://www.blogger.com/profile/09114150202441476031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5176304104063315092.post-24745638359635827712014-02-17T00:39:00.002-08:002014-02-17T00:39:28.989-08:00Spero di sbagliarmiNon mi è piaciuta la mossa di Renzi, che ha bruciato un asset del suo partito, si è di certo alienato una parte significativa della gente che lo vota, avrà difficoltà a convincere persone preparate ed incisive a far parte di un governo che, nella percezione di gente comune e mercati, parte da un gradino più basso dalla pur modesta altezza a cui era giunto il precedente. Alcune delle cose in maturazione vengono buttate via e saranno da rifare. L'illusione di avere la bacchetta magica temo si schianterà molto presto contro il muro di gomma rappresentato da un intreccio inestricabile di interessi e posizioni di privilegio, groviglio che è impensabile districare: si può solo tagliare come il mitico nodo. Ne avrà il coraggio l'affabulatore fiorentino? Spero di sbagliarmi, ma ne dubito. Purtroppo per l'Italia.miradochttp://www.blogger.com/profile/09114150202441476031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5176304104063315092.post-70800625219045087032014-02-10T01:53:00.003-08:002014-02-10T01:53:41.065-08:00Portiamoli a casaDopo aver inanellato un'intera serie di brutte figure e subito intimidazioni da parte di un Paese che sembra la brutta copia del nostro quanto a funzionamento della macchina della giustizia, stiamo timidamente chiamando in aiuto UE ed ONU, per evitare che due nostri soldati siano incriminati per pirateria, per aver svolto il loro lavoro istituzionale e sotto l'egida di un mandato internazionale. Anche al più sprovveduto appare chiaro che in India si stia giocando da due anni una partita che non ha nulla a che fare con l'operato dei nostri uomini. Che stiamo ancora aspettando ad andarceli a prendere? miradochttp://www.blogger.com/profile/09114150202441476031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5176304104063315092.post-35530961929670439722014-02-03T03:23:00.001-08:002014-02-03T03:23:19.501-08:00L'ennesimo spreco M5SSe ancora esisteva la speranza che un movimento nato per scherzo potesse davvero cambiare la politica in Italia, l'ultima trovata di Grillo l'ha definitivamente cancellata. E' vero che di imbecilli se ne trova ovunque, ma già anche solo rispondere al quesito posto denota che davvero al peggio non vi è limite. Come mi sarebbe piaciuto che nessuno ci facesse caso..e Grillo si accorgesse una buona volta che il movimento che ha messo in piedi comincia a camminare con le sue gambe. A meno che le risposte non siano pilotate dai soliti responsabili della comunicazione. In ogni caso i voti del 20% degli Italiani sono in naftalina fino alla prossima tornata, con il rischio che molti delusi tornino a rimpolpare la fila di partiti che solo qualche mese fa sembravano in veloce decomposizione. Povero Paese nostro, sotto l'acqua, la neve e la disgrazia di simili "cittadini".miradochttp://www.blogger.com/profile/09114150202441476031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5176304104063315092.post-34073761773969423482014-01-14T07:57:00.001-08:002014-01-14T07:57:09.181-08:00La sentenza (non) salomonica della CorteDopo la pubblicazione delle motivazioni della sentenza della Corte Costituzionale in merito all'attuale legge elettorale, si rimescolano di nuovo carte che sembravano destinate a produrre un qualche sia pur minimo risultato nell'immediato.<br />
Il governo non teme più una fine prematura, perché in effetti la Corte conferma la legittimità ad operare delle attuali istituzioni parlamentari, anche se nate da una legge elettorale non congrua. Sarebbe forse il caso di interpretare la sentenza come un invito ad occuparsi dell'assetto complessivo dell'apparato statale, di cui la legge elettorale è solo un aspetto secondario, rispetto alle funzioni vere o presunte degli organi istituzionali attuali (le due componenti parlamentari, la presidenza della Repubblica, il Governo). Purtroppo, mi viene lo sconforto pensare a chi sono quelli attualmente legittimati a farlo, dopo che hanno dimostrato la propria inconcludenza per decenni. Né ho più fiducia nel sindaco dalla parola facile, fino a che non lo veda concretizzare (Firenze non è certo un Eden). All'opposizione, Grillo caparbiamente (stupidamente, a questo punto) impedisce ai suoi parlamentari di contare e determinare un esito, magari non perfetto, ma comunque auspicabile sulle molte questioni aperte. Temo ci si debba affidare al senso dello Stato di un vecchio un po' rimbambito, che ne ha combinate più di Bertoldo, e di una altro vecchio, che sta sul colle e si chiede ogni giorno se ha preso la decisione giusta, quando ha accettato di continuare il mestiere ingrato di Presidente di un grande Paese, nonostante i suoi abitanti.miradochttp://www.blogger.com/profile/09114150202441476031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5176304104063315092.post-8780418719834760192013-12-09T01:13:00.001-08:002013-12-09T01:20:30.968-08:00Renzi: ora i fatti, ché di altre parole gli Italiani non hanno bisogno Il risultato delle primarie del PD sembra indicare senza alcun dubbio che il partito ha finalmente voltato pagina. Senza dimenticare che Renzi rappresenta la scelta di circa 1.7 milioni di elettori su una popolazione di oltre 60 milioni, la speranza, che questo partito trovi finalmente un'unità interna tale da fargli compiere le scelte coraggiose che fino ad oggi si è guardato bene dal proporre, è oggi più realistica. Purché il sindaco dalla parlata facile sia in grado di far seguire alle parole i fatti .<br />
La grane da affrontare in ordine di priorità?<br />
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<li>Riforma del sistema elettorale</li>
<li>Riforma istituzionale, con separazione di ruoli tra Camera e Senato e dimezzamento del numero dei Parlamentari e dei costi dell'istituzione, ruolo del Premier </li>
<li>Riforma del sistema pensionistico (ancora, per raddrizzare le evidenti storture della riforma Fornero, senza riguardo per i così detti diritti acquisiti, un insulto al buon senso)</li>
<li>Riforma del sistema fiscale, con l'eliminazione delle moltissime zone grige che consentono evasione ed elusione </li>
<li>Riforma del sistema giudiziario, civile prima che penale, per rendere il diritto un bene stabile e di incentivo a intraprendere</li>
</ul>
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Si potrebbe proseguire, ma penso possa bastare. Senza pregiudiziali contro, ma cercando la collaborazione di chi ha intenti comuni, a prescindere dalla giacca ideologica vera o presunta che indossa.</div>
miradochttp://www.blogger.com/profile/09114150202441476031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5176304104063315092.post-21109602585420654212013-11-22T06:44:00.000-08:002013-11-22T06:49:31.004-08:00Le soluzioni sbagliateC'è bisogno di soldi, per la ripresa: è un mantra che sentiamo ripetere. Altri soldi all'ipertrofico bilancio dello Stato? La soluzione semmai è il contrario: eliminare il superfluo, come da qualche anno fanno le famiglie italiane, costrette a far bene i conti. Perché dunque la macchina dello Stato non fa altrettanto? Possibile che su un bilancio di circa 800 miliardi non se ne possano risparmiare 3-4? Possibile che non si riesca neppure a toccare gli iniqui privilegi che vedono un parlamentare che ha "lavorato" 5 anni percepire una pensione che equivale a 5 volte quanto "abbiamo" versato noi di contribuiti per lui, lasciandogli comunque uno stipendio superiore a quello di un qualsiasi pari-ruolo in Europa? Possibile che ancora oggi il nostro Parlamento continui a costare ai cittadini il doppio di quello Francese ed il triplo di quello Inglese?<br />
Discutere di rilancio dell'economia e della mancanza di soldi per incentivarlo sembra sempre più una beffa crudele. <br />
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Fonte: <a href="http://brunoleonimedia.servingfreedom.net/Focus/IBL_Focus_186_Rocca.pdf">http://brunoleonimedia.servingfreedom.net/Focus/IBL_Focus_186_Rocca.pdf</a>miradochttp://www.blogger.com/profile/09114150202441476031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5176304104063315092.post-63451190107184128712013-09-26T02:01:00.001-07:002013-09-26T02:02:13.139-07:00Quo usque tandemPur comprendendo l'amarezza personale di Berlusconi, che si vede franare sotto i piedi tutti i traguardi raggiunti con mezzi non sempre limpidi, non capisco i parlamentari del PDL, che minacciano dimissioni in massa, se verrà confermata in Parlamento la decadenza del leader, cosa che in un Paese normale sarebbe automatica, al momento della condanna definitiva. In Italia tuttavia nulla è molto normale, tanto meno la giustizia, che, interpretata con pregiudiziali politiche, dà adito a chi se lo può permettere, di non sottostare al suo giudizio, ma anzi rilanciare, aprendo una crisi istituzionale dopo l'altra. Fino a quando dunque, o nostrani Catilina, abuserete della nostra pazienza? Volete davvero che la gente scenda in piazza e vi spazzi via dalla scena, come se l'Italia fosse una dittatura mediorientale? Mentre l'economia rimane stagnante e le buone idee per uscire dalla crisi restano chiuse nei cassetti, per mancanza di risorse, ci si indigna perché le nostre aziende vengono comprate da capitali stranieri, senza chiedersi perché non siamo capaci di tenercele. Fare intrapresa oggi in Italia è puro masochismo, ma per scelta o per mancanza di alternative, molti sono ancora disposti a farlo, se politica e banche gli ne danno l'opportunità. L'alternativa è il caos e la legge della giungla.miradochttp://www.blogger.com/profile/09114150202441476031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5176304104063315092.post-22654771509141555202013-09-09T07:01:00.001-07:002013-09-09T07:01:43.003-07:00Perché la storia non insegnaDi nuovo, si prospetta un intervento armato, che nelle intenzioni di chi lo vuole ad ogni costo, dovrebbe porre rimedio alla situazione drammatica in Siria. Come se le vicende in Iraq, Afganistan, Libia ed Egitto, per citare solo gli esempi più recenti, non fossero mai accadute e non avessero inequivocabilmente dimostrato che la forza delle armi, per quanto sofisticate, nulla può contro la determinazione della gente, sia a farsi male che a resistere all'oppressione. Senza entrare nel dettaglio del travaglio attraverso cui sta passando il mondo Islamico, travaglio che dovrebbe in ogni caso avere l'effetto di separare la religione (l'Islam) dalle conseguenze politiche e sociali della sua espressione temporale attuale, che alcuni (fondamentalisti) vorrebbero discendere come conseguenza dall'insegnamento del Profeta, giova considerare che l'apparente idealismo degli interventisti occidentali e medio-orientali può nascondere interessi meno confessabili, tanto più che situazioni di repressione altrettanto drammatiche in altre parti del mondo vengono ignorate sia dai media che da questi stessi paladini della democrazia.<br />
La delusione rappresentata dal primo presidente USA nero è ancor più acuita dal fatto che gli sia stato attribuito il Nobel per la pace sulla fiducia che la sua politica estera fosse finalmente orientata al raggiungimento di una stabilità globale, con la diplomazia e con il dialogo. Purtroppo, gli intenti suoi e dei tanti che hanno creduto in lui si sono persi per strada, sacrificati alla logica degli interessi commerciali e strategici. La voce di Papa Francesco, anche per chi non crede, è l'unica ragionevole speranza per salvare il mondo da uno scenario che potrebbe assumere tinte molto più drammatiche di quanto ci vanno spiegando gli esperti di guerra lampo tecnologica.<br />
Anche solo basandosi sulla fisica, non è possibile che la distruzione possa arricchire l'umanità, ma solo un piccola parte di privilegiati e cinici, mentre per tutti gli altri c'è impoverimento. Lo sa anche uno studente delle superiori.<br />
Meglio quindi leggere dietro le righe dell'indignazione di coloro che gridano allo scandalo dell'uso di armi di distruzione di massa, per giustificare l'uso di mezzi altrettanto distruttivi, se non nelle intenzioni, nelle reali conseguenze. Per non parlare dell'incognita di quel che succede dopo aver distrutto un regime (Iraq, Libia ed Egitto docent).miradochttp://www.blogger.com/profile/09114150202441476031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5176304104063315092.post-53681712845610422062013-08-27T02:15:00.003-07:002013-08-27T02:15:37.553-07:00Ideali (proclamati) e Tattiche (spicciole)L'improvviso desiderio di Grillo di andare ad elezioni con l'attuale sistema elettorale, definito fino a ieri una porcata, trova una sua logica nella constatazione che molto difficilmente si potrebbe di nuovo concretizzare un'alleanza sia a destra che a sinistra in grado di scippare al suo movimento la palma di primo partito e nella conseguente convinzione di poter arraffare dunque il sostanzioso premio di maggioranza previsto dal meccanismo alla Camera. Sono calcoli tattici che da un lato danno ragione del fatto che Grillo ed i suoi strateghi non sono affatto diversi dai politici di professione, privilegiando un ipotetico vantaggio per la propria parte, anche a scapito di ciò che è utile per il Paese. Dall'altro, ritengo che l'ex-comico non abbia valutato a fondo l'effetto della sua caparbietà nel non voler partecipare alla politica attiva in Parlamento. Una parte consistente dei suoi eletti e dei suoi elettori potrebbe non sostenerlo la prossima volta, facendo naufragare nelle urne i suoi sogni di gloria. E' già successo a molti altri, più furbi e navigati di lui.miradochttp://www.blogger.com/profile/09114150202441476031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5176304104063315092.post-58347390684600789542013-08-09T01:39:00.000-07:002013-08-09T01:39:31.862-07:00Tattiche da autolesionismoDopo alcuni giorni dalla sentenza di cassazione che ha convalidato la condanna di Berlusconi per frode fiscale, appaiono più chiare le posizioni dei partiti e delle correnti al loro interno, posizioni accomunate dal completo disinteresse per il bene della gente e del paese e dal tatticismo per guadagnare posizioni migliori in vista di una probabile nuovo ricorso alle urne.<div>
Il PDL, dopo lo shock della condanna, vuole andare quanto prima alle elezioni, ma, per non essere tacciato di irresponsabilità, tirerà la corda fino al limite di rottura, nel tentativo di provocare la reazione inconsulta del PD o del governo, per una fine dell'attuale esperienza di Letta. Ogni argomento può essere funzionale al raggiungimento di questo obiettivo, purché non vi sia il tempo per varare una riforma del sistema elettorale e l'esito di nuove consultazioni sia quindi ancora una volta aperto a tutte le soluzioni, compresa una vittoria del centro-destra, con Berlusconi nel ruolo di martire, messo sulla graticola dai magistrati di sinistra e un PD allo sbando, lacerato da personaggi che di smisurato hanno solo l'ego, mentre latitano idee e soprattutto ideali. Lega e partiti di destra saranno pronti ad allearsi di nuovo con gli azzurri, dimenticando improvvisamente i motivi per i quali ora sono all'opposizione.</div>
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Grillo non vuole nuove elezioni, perché, con la politica cinica e miope da lui imposta e con la scadente performance dei suoi in parlamento perderebbe almeno la metà dei consensi. Il centro, allo stesso modo non vuole una nuova consultazione, in cui rischierebbe di sparire del tutto.</div>
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Napolitano, stanco e sfiduciato, potrebbe a sua volta gettare la spugna, aprendo di fatto una crisi istituzionale senza precedenti. </div>
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Un quadro a tinte fosche, ma non troppo lontano dalla realtà.</div>
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Tutto questo, mentre l'apparato statale e le rendite di posizione continuano senza alcuna vergogna ad alimentare l'ingiustizia sociale ed i paradossi di un paese, in cui non vi è molto di normale, e che sopravvive solo grazie alla gente per bene, che, nonostante tutto, ancora crede nella giustizia, nell'equità e nel valore di aiutare gli altri.</div>
miradochttp://www.blogger.com/profile/09114150202441476031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5176304104063315092.post-32970307111380566572013-08-02T03:05:00.003-07:002013-08-02T03:05:53.346-07:00E ora?La conferma della legittimità della condanna di Berlusconi per frode fiscale apre uno scenario di ulteriore rischio per il Paese, che non ne avrebbe certo bisogno. Tutti si affannano a dire che bisogna tenere separate le vicende personali del leader PDL da quelle del partito e del governo che sostiene. Facile a dirsi, ma molti degli alleati PD non vorrebbero avere niente a che fare con coloro che considerano servi di Berlusconi e dei suoi interessi. Purtroppo, costoro non hanno mai capito che dietro l'inspiegabile (per loro) successo del Cavaliere non c'è stato solo il tornaconto personale. Milioni di persone hanno visto nel modello decisionista e propositivo di Berlusconi l'unica possibilità di far uscire l'Italia dalle paludi della burocrazia e del diritto negato, dalle pastoie che ad ogni passo il comune cittadino e l'imprenditore si trova a dover sciogliere, per sopravvivere. Gli si è imputato ed è stato condannato per un reato per il quale quasi l'intera classe imprenditoriale di questo Paese potrebbe e dovrebbe subire la stessa sorte. Ipocrisia dunque nel ritenere Berlusconi ed il suo gruppo il Male assoluto, ipocrisia nel ritenersi onesti da parte dei tanti imprenditori che hanno invece visto nel PD il treno da prendere per farsi gli affari loro. A giudicare dai risultati, la loro è stata una scelta più oculata, fatta con il cervello, ma non ci si venga a raccontare che è morto con Berlusconi condannato il malcostume e lo sfruttamento delle pieghe di una legislazione fatta apposta per i malfattori ed i loro legulei.<br />
Il rischio più grande che ora corre il nostro Paese è che si ritenga compiuta la missione di moralizzazione della politica, lasciando che tutto resti come e peggio di prima.miradochttp://www.blogger.com/profile/09114150202441476031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5176304104063315092.post-43094773002402980892013-07-27T08:20:00.000-07:002013-07-27T08:20:21.585-07:00Bell'esempio di solidarietà...La Corte Costituzionale ha di recente annullato alcuni significativi provvedimenti di emergenza, presi da governi precedenti, con la motivazione che sarebbero contrari al dettato costituzionale. Dal punto di vista formale, niente da eccepire, dal punto di vista sostanziale, qualche amara considerazione.<br />
La prevista abolizione delle province minori, un compromesso faticosamente raggiunto tra interessi generali e locali, è stata giudicata incostituzionale, perché le province sono citate in Costituzione, quindi intoccabili senza una sua revisione, come se essa fosse, anziché una carta al servizio della Nazione, un dettato della divinità, che non può essere messo in dubbio.<br />
La tassazione straordinaria delle pensioni oltre la soglia di 90000 €/anno, come contributo di solidarietà verso i moltissimi che hanno invece visto le loro misere pensioni perdere potere d'acquisto e persino l'adeguamento all'inflazione, è stata giudicata anch'essa incostituzionale, senza alcuna considerazione verso la giustizia intrinseca di pagare simili pensioni, mentre a centinaia di migliaia di lavoratori è stato detto dall'oggi al domani che avranno diritto al loro modesto assegno anche oltre 4 anni dopo la data prevista, questo motivato dalla necessità di far tornare i conti. E' certo più facile e redditizio far pagare a molti, anziché toccare i privilegi di pochi, ma in questo caso, la motivazione della sentenza sembra tanto assurda, da poter tranquillamente essere considerata una beffa che segue al danno.<br />
Come si possa affermare che la carta costituzionale impone la proporzionalità tra reddito e contribuzione, e per ciò stesso un eventuale contributo di solidarietà non può riguardare che l'intera platea dei contribuenti, come se vi fosse stata e vi fosse giustizia nella distribuzione del reddito in questo Paese, è talmente ridicolo che non suscita neppure sdegno. La verità cruda e squallida è che anche gli emeriti componenti dell'Alta Corte fanno parte della nutrita schiera di coloro che hanno da decenni approfittato della loro posizione di privilegio per garantirsi una rendita a vita, a spese di tutti coloro che hanno lavorato e lavorano duramente per pagare stipendi e pensioni abnormi, secondo i canoni della decenza e dell'uso comune nei Paesi a noi assimilabili. Si tratta dunque dell'ennesima beffa ai danni del Paese, ammantata di ineccepibile correttezza formale.<br />
Neppure uno dei privilegiati a cui l'INPS dovrà restituire il "maltolto" si è finora vergognato. Forse sarebbe il caso che i media stanassero e pubblicassero i nomi: chissà che la gogna mediatica riesca laddove a nulla è servito il buon senso e la creanza.<br />
<br />miradochttp://www.blogger.com/profile/09114150202441476031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5176304104063315092.post-54913067995377957242013-07-10T01:22:00.001-07:002013-07-10T01:22:26.747-07:00Che tristezza...Mentre l'associazione di cui faccio parte festeggia il 25° di attività, scopriamo che i dirigenti ANPAS Lombardia, cui aderisce anche la nostra Associazione, sarebbero dei ladri. Mi auguro che essi siano in grado di rispondere delle accuse, ma resta il danno di immagine verso tutti quanti, in silenzio e senza nulla chiedere, prestano quotidianamente il proprio tempo e professionalità, in aiuto ai più deboli, ai bisognosi, a quelli che si trovano in condizioni di emergenza. Stiamo attraversando, come Paese, una difficile fase di transizione, che sperabilmente porterà sempre più Italiani a (ri)scoprire alcuni valori fondamentali, sepolti dalla sfrenata corsa all'affermazione individuale. Il volontariato e la solidarietà sono due di questi valori, che decine di migliaia di persone di ogni ceto, professione ed orientamento politico hanno fatto propri e vivono quotidianamente. Non facciamo loro mancare il nostro sostegno, perché, come sempre, un albero che cade fa più rumore di un'intera foresta che cresce. miradochttp://www.blogger.com/profile/09114150202441476031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5176304104063315092.post-24250527941641380022013-06-24T01:42:00.001-07:002013-06-24T01:42:22.980-07:00L'Italia che ce la faSono reduce da una straordinaria esperienza di Volontariato applica all'assistenza sanitaria di emergenza, il Torneo Sanitario dei 3 confini di Borgo val di Taro e Albareto. Grazie, amici, per lo splendido esempio di solidarietà, competenza, allegria e sensibilità. Esempi come il vostro forse non fanno scalpore sui media, alla ricerca del sordido, del cattivo e del glamour, ma per coloro che li vivono sono occasione impagabile di miglioramento. L'Italia è grande anche per questo, per la capacità dei suoi cittadini di operare sul territorio e nella comunità, regalando il proprio tempo a chi ne ha bisogno e aggregando il tessuto sociale anche e soprattutto in momenti difficili come gli attuali. Per questo, dico che l'Italia ce la farà, perché ci sono tanti come gli amici della Pubblica che lavorano in silenzio in tutto il Paese e non mollano, né si aspettano di essere gratificati o lodati.<br />
Bravi!!<br />
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