martedì 2 ottobre 2012

Monti bis

Non credo sarebbe una buona idea, non tanto per il poco di veramente incisivo che finora ha fatto l'esecutivo di tecnici, quanto per il definitivo scollamento tra volere popolare e governo che si verificherebbe in caso di un secondo mandato. Può essere che mercati e cancellerie ne tessano le lodi, è pure innegabile la serietà e sobrietà ristabilita nell'azione di governo, dopo un periodo di vergognose performance a tutti i livelli dell'amministrazione pubblica, ma oltre questo, non si intravede il colpo d'ala necessario a portare il nostro Paese in una fase di sviluppo che non può significare solo aumento del PIL e neppure solo aumento della disponibilità di spesa dei cittadini. Nel Paese si sta diffondendo l'idea che non è dal governo che ci dobbiamo aspettare le soluzioni, che dobbiamo lavorare ciascuno con le sue competenze ad una progetto di cambiamento dal basso del modo di concepire la vita della società in cui viviamo, per poter sperare di continuare a godere del benessere, spesso immeritato e non certo scontato, cui siamo abituati, ma che non potremo più permetterci sulla base dei canoni economici tradizionali. Allora servono idee nuove, e ce ne sono tante senza sfociare nel populismo. Serve un coraggio diverso da quello mostrato dai tecnici contabili, che hanno varato riforme sulla pelle della gente, ignorandone, o fortemente sottovalutandone, gli effetti sociali. E non sono certo bastate quattro lacrime in TV per renderceli più umani ed accettabili.

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