domenica 13 gennaio 2013

Anno nuovo, stessi problemi

L'avvicinarsi delle elezioni politiche ha impresso una brusca accelerazione anche alle manovre di coloro che da decenni occupano i posti di comando del nostro Paese, allo scopo di impedire ancora una volta che sia la gente ad esprimersi ed a trasformare finalmente l'Italia in un posto dove non solo si vive bene individualmente, ma lo si fa come nazione vera.
I teatrini della politica, le dotte dissertazioni degli esperti sui media nazionali ed internazionali, le comparsate televisive hanno lo scopo di confondere elettori reali e potenziali, in modo da rendere il loro voto quanto più aleatorio possibile. Perché quasi nessuno dei protagonisti si guarda bene da divulgare, consigliati in questo dagli esperti di comunicazione, che ritengono la materia barbosa e ininfluente, programmi realistici in politica economica, sociale, energetica, estera . Si tratta ancora una volta di una perfetta azione di cosmesi, per ripulire persino alcuni impresentabili e mostrarceli di nuovo accattivanti, mentre la sostanza viene rimandata a dopo, che quasi sempre significa sine die.
A noi cittadini il compito di vedere dietro le apparenze, di informarci attraverso tutti i mezzi disponibili: non possiamo permetterci di mandare ancora in Parlamento una banda di cialtroni e di ladri, se vogliamo evitare il ricorso alla violenza. La misura è colma.

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