mercoledì 6 febbraio 2013

Il re è nudo

Le recenti esternazioni di Berlusconi mi lasciano di stucco, non tanto per il loro contenuto o provenienza, quanto perché vengono prese sul serio, addirittura sostenute come logiche dalla folla di gnomi che circondano un re senile e nudo.
Mi chiedo come sia possibile per questi cortigiani continuare senza vergogna alcuna nell'adulazione del personaggio, per il solo privilegio di raccogliere le sostanziose briciole che cadono dalla sua tavola.
Mi chiedo anche come sia possibile e quanto miope che gli avversari politici si facciano di nuovo trascinare nella polemica e nella sceneggiata, dove lui ha dimostrato di eccellere, anzichè ignorarlo e presentarsi agli elettori con un programma concreto, che dia una speranza a questo Paese scoraggiato.
Mi auguro che prima della fine della campagna elettorale si levi qualche voce di autorevole buon senso ad offrire una visione di futuro di largo respiro, a proporre una direzione di marcia comune, ad unire, anziché cercare solo le differenze. Me lo auguro per tutti noi, ma soprattutto lo auguro ai nostri figli e nipoti, verso i quali stiamo miseramente fallendo nel nostro compito di preparare una prospettiva di vita accettabile.

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