mercoledì 5 ottobre 2011

Crescita-Benessere: alternative ad un concetto aberrante

Il binomio crescita=benessere, ancora oggi dato per scontato dalla maggior parte degli attori e decisori pubblici, mostra ogni giorno di più che la conseguenza finale del ciclo ad esso legato non può che essere il completo esaurimneto delle limitate risorse disponibili nel sistema Terra, con la conseguente estinzione di gran parte della  vita come noi la conosciamo.
L'unico modo di evitare una simile conclusione è quello di inaugurare quanto prima un sistema alternativo, che sia in grado di assicurare alla vita una possibilità di sviluppo in armonia con quanto disponibile, interrompendo la catena perversa di creazione di bisogni artificiali e di produzione di beni spazzatura per soddisfarli. Un possibile modello alternativo è già potenzialmente presente nella realtà economica e sociale Italiana, composta da micro-imprese, spesso a carattere familiare, che operano in un ambito locale, producendo prodotti di alta qualità. Perché tale potenzialità evolva in un sistema autosufficiente è necessario un chiaro disegno strategico e politico, che non può certo essere proposto dalle forze economiche e politiche attuali, le quali non hanno alcun interesse a cambiare lo status quo, perché da esso traggono profitti a spese di tutto il resto della società. L'iniziativa deve dunque essere presa dal cittadino, con i mezzi di cui dispone e rifuggendo dalla violenza, che già è apparsa in alcune manifestazioni  di rottura con il presente. Non so se abbiamo i mezzi di farci sentire, ma qualcuno deve cominciare. Ognuno di noi può intanto lavorare per ridurre lo spreco di beni e servizi nel suo ambito familiare e lavorativo, perché la riduzione dei consumi è in assoluto l'azione che costa meno realizzare.
 

3 commenti:

  1. http://www.repubblica.it/economia/2011/10/25/news/brevetti-23791788/

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  2. mi sembrano sacrosante le tue parole, eppure ogni giorno leggo notizie che fanno rabbrividire, per l'incredibile ingegno umano che testimoniano, allacciato ad un egoismo così totalizzante da lasciar esterrefatti... io creo che la gente abbia la forza per cambiare le cose, non so però se ne ha la volontà...

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  3. La forza la vediamo tutti i giorni, spesso impiegata proprio a distruggere, invece che a costruire. Io non perdo la speranza.

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