martedì 27 agosto 2013

Ideali (proclamati) e Tattiche (spicciole)

L'improvviso desiderio di Grillo di andare ad elezioni con l'attuale sistema elettorale, definito fino a ieri una porcata, trova una sua logica nella constatazione che molto difficilmente si potrebbe di nuovo concretizzare un'alleanza sia a destra che a sinistra in grado di scippare al suo movimento la palma di primo partito e nella conseguente convinzione di poter arraffare dunque il sostanzioso premio di maggioranza previsto dal meccanismo alla Camera. Sono calcoli tattici che da un lato danno ragione del fatto che Grillo ed i suoi strateghi non sono affatto diversi dai politici di professione, privilegiando un ipotetico vantaggio per la propria parte, anche a scapito di ciò che è utile per il Paese. Dall'altro, ritengo che l'ex-comico non abbia valutato a fondo l'effetto della sua caparbietà nel non voler partecipare alla politica attiva in Parlamento. Una parte consistente dei suoi eletti e dei suoi elettori potrebbe non sostenerlo la prossima volta, facendo naufragare nelle urne i suoi sogni di gloria. E' già successo a molti altri, più furbi e navigati di lui.

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